Un viaggio interiore
Un viaggio interiore
26/01/11
Probabilmente la nostra generazione è la prima a poter dire di avere avuto una macchina fotografica sempre a disposizione. Non solo per fare ritratti in grandi occasioni, ma anche per fotografare il superfluo o, più semplicemente, la vita e i suoi spazi. Mark Pimlott (1958, docente alla TU Delft) ritrova vecchi negativi di quando aveva 12 anni e dentro ci scopre un pezzo della sua vita e li mette in relazione con una serie di scatti presi recentemente in giro per il mondo. C’è una relazione? C’è una storia? Di certo c’è un racconto che si legge attraverso queste inquadrature che da soggetti familiari si trasformano in paesaggi, architetture, ambienti noti (alle volte si intravedono architetture e luoghi conosciuti ai più) e meno noti. Piccole grandi cose che tutti ci portiamo dentro e che qualcun altro ha bloccato per noi per sempre. Anche uno sguardo lanciato di sfuggita se è fatto attraverso un obbiettivo fotografico esprime una scelta, è denuncia di un giudizio, è espressione del nostro essere più profondo. Nulla è casuale. Questa raccolta di fotografie e brevi testi, piccoli canovacci di una commedia infinita, raccontano al meglio Pimlott artista. Un bel libro realizzato con il supporto della Fondazione Olandese per le Arti Visive, il Design e l'Architettura.
Mark Pimlott
In passing
Jap Sam Books, Heijningen, 2010
p. 180, euro 27,50
ISBN 9789490322168
da COSTRUIRE 332
text © Luca Maria Francesco Fabris